1.46 Che cosa sono i cereali?
Con il termine cereali si intendono alcune piante erbacee annuali coltivate in tutto il mondo. Hanno grande importanza alimentare perché sono ricche di amido e di sostanze proteiche. Sono cereali il frumento, l'orzo, l'avena, la segale, il granoturco, il riso, il sorgo, il miglio, il grano saraceno.
Il frumento o grano è largamente coltivato perché i suoi granelli forniscono la farina usata per la produzione del pane e delle paste alimentari. Le specie più diffuse sono il grano duro e il grano tenero.
Dell'orzo si coltivano numerose varietà; dai suoi granelli si ricavano farine usate per l'alimentazione umana e del bestiame e si preparano surrogati del caffè; l'impiego principale è però nella fabbricazione della birra.
All'avena appartengono sia specie infestanti (Avena fatua) sia specie foraggere. Importante fra tutte è l'Avena sativa, coltivata per l'alimentazione umana e del bestiame.
La segale è diffusa nell'Europa centro-settentrionale per la farina con cui si fa il pane. In Italia è coltivata come pianta foraggera.
Il granoturco o mais è originario dell'America meridionale. Da esso si ricavano farina, alcool, amido, olio; le foglie sono usate come foraggio; i cartocci e i tutoli come commestibile o per la produzione di cellulosa.
Il riso si coltiva su terreno sommerso quasi in permanenza da 20-25 cm d'acqua non stagnante che ha soprattutto funzione termica, evita cioè gli sbalzi di temperatura. Originario dell'Asia orientale, fu introdotto dagli arabi prima in Spagna e poi in Sicilia da dove si diffuse nell'Italia settentrionale, che è oggi al primo posto in Europa per la sua produzione.
Il sorgo o saggina è coltivato soprattutto nell'Africa tropicale in molte varietà utilizzate per farina alimentare, per fare scope, per l'alimentazione del bestiame.
Originario dell'Asia, il miglio fu molto importante nell'alimentazione umana prima della diffusione del riso e del mais; oggi è usato come becchime per uccelli e come foraggio.
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