1.17 Che cosa sono i licopodi?
I licopodi sono piante erbacee riconoscibili dal modo con cui i fusti e le radici ramificano: i nuovi rami non si formano all'ascella delle foglie, ma è l'estremità stessa del fusto che si divide qua e là in due parti eguali. Vi appartiene il Lycopodium clavatum, comune sulle Alpi e sugli Appennini, le cui spore formano una polvere giallastra, mobilissima, usata in farmacia nella confezione di pillole e nell'industria dei fuochi artificiali perché brucia con vivaci faville. Anche il Lycopodium selago cresce spontaneo nei boschi e nei pascoli di montagna; i suoi sporangi contengono numerosissime spore, di aspetto polveroso, usate in farmacologia. L'intera pianta, inoltre, viene usata per fare infusi efficaci nei disturbi epatici e artritici.
Licopodiacee sono pure le selaginelle, diffuse soprattutto nelle località umide e fresche per la necessità di avere a disposizione un ambiente parzialmente umido almeno nel periodo della riproduzione; alcune selaginelle, tuttavia, vivono in zone aride e calde sfruttando per il loro sviluppo la stagione delle piogge e trascorrendo il resto del tempo in uno stato di riposo vegetativo, durante il quale i rami si raggomitolano e la pianta, staccatasi dal terreno, può essere trasportata dal vento. Un esempio tipico è la Selaginella lepidophylla, messicana, che con il suo comportamento ha fatto meritare alla specie il nome di "rosa di Gerico".
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